Coaching e realtà virtuale: è possibile?

Coaching e realtà virtuale: è possibile?

Il Coach è il professionista a cui ci rivolgiamo nel momento in cui desideriamo avviare un cambiamento significativo nella nostra vita e quando desideriamo crescere in termini personali, ovvero migliorare le nostre abilità sociali, i nostri atteggiamenti e le nostre abitudini.
Il Coaching, tra le molteplici discipline comprese nella relazione d’aiuto, è una di quelle, secondo cui attraverso un’esplorazione delle potenzialità personali, si occupa di accompagnare il cliente verso la propria migliore possibilità futura.
Il Coach si occupa del cambiamento in ottica futura, il suo sguardo è sempre proiettato verso ciò che può ancora venire, ed è consapevole che il meglio deve ancora venire.
E se in questo sguardo al futuro integrassimo anche l’utilizzo della realtà virtuale?

L’epoca del virtuale

La realtà odierna è costellata da suggestioni digitali e l’innovazione tecnologica sta diventando sempre più parte integrante delle nostre vite.
Dalle videochiamate al pc, fino alla realtà aumentata, ognuno di noi a suo modo fa uso dei dispositivi elettronici, che ci rendono celeri e smart. E per quanto le abitudini tradizionali con cui siamo cresciuti faranno sempre parte di noi, sappiamo che nel futuro ci destreggeremo sempre più tra molteplici possibilità digitali.
Cosa accadrebbe, se integrassimo la realtà virtuale anche nelle attività di coaching?

Come si può integrare la tecnologia al coaching?

Nel Coaching il Coachee scegliere il Coach che sente più opportuno per sé e se tra loro c’è una distanza in termini geografici è possibile svolgere le sessioni in modalità on-line grazie a pc e tablet.
Le domande che sorgono qui sono molteplici, ad esempio:

  • Con la modalità online come cambia l’efficacia delle sessioni di coaching?
  • Ai fini della sessione di coaching, è essenziale l’energia che si produce tra coachee e coach in presenza?
  • In modalità online la “connessione” tra coach e coachee è scambio di energia, anche se uno schermo li divide e li unisce nella distanza?

Durante le sessioni di Coaching, inoltre, il cliente, anche detto coachee, lavora insieme al Coach per trasformare il suo stato desiderato, ovvero ciò che vuole raggiungere per sé prossimamente, in un obiettivo concreto.
In questo prezioso momento il coachee si proietta nel futuro per scegliere ciò che è più giusto per sé.

  • In questi momenti può entrare in gioco la tecnologia?
  • Fare coaching con i visori può essere di supporto al coachee nella progettazione della propria migliore possibilità futura?
  • Indossare i visori e proiettarsi non solo con la fantasia ma “realmente” nel suo futuro, può aiutare il coachee a far emergere le risposte che cerca?
  • Come la tecnologia modifica la relazione tra coachee e coach?

Conclusioni

Uno degli strumenti più potenti del coaching sono le domande, proprio perché hanno il potere di:

  • aprire al dubbio;
  • stimolare riflessioni;
  • apportare cambiamenti in linea con la nostra soggettività.

La potenza del coaching sta proprio in questo: nel far emergere la risposta direttamente dal nostro sé più autentico e personale!
Dunque, tu che ne pensi?

Share this post
Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp