Le ricerche sull’efficacia del Coaching

Le ricerche sull’efficacia del Coaching

Negli ultimi decenni, in Italia, il coaching si è affermato come un approccio distintivo e innovativo nell’ambito dello sviluppo personale e professionale. Questo fenomeno ha suscitato un crescente interesse non solo tra i professionisti del settore, ma anche tra accademici e ricercatori, i quali si sono adoperati per indagare l’efficacia di questa pratica.
Il coaching, infatti, si propone come metodologia efficace atta a facilitare il raggiungimento di obiettivi specifici grazie all’interazione tra coach e coachee, promuovendo un processo di riflessione ed esplorazione di sé e delle proprie potenzialità.
Tuttavia, quali sono le evidenze empiriche che supportano l’efficacia di tale intervento?

Di seguito vengono riportati i principali studi sull’efficacia del coaching sia in ambito personale, professionale e a livello organizzativo.

Lo Studio di Anthony Grant (2003)

Anthony Grant è il primo al mondo a fondare un dipartimento di Coaching Psychology presso la School of Psychology dell’Università di Sydney nel 2000.
Grant è anche il primo a introdurre il concetto di processo di coaching, grazie al suo “Self-regulatory goal-oriented cycle” (tradotto come “Ciclo autoregolatore orientato al risultato”).
Il cycle consiste in una serie di fasi, concatenate e successive tra loro, che mirano a raggiungere l’obiettivo fissato utilizzando le abilità di autoregolazione del coachee, grazie all’accompagnamento del coach, quale facilitatore.
Più specificamente, con autoregolazione del ciclo Grant intende l’abilità di auto-consapevolezza, auto-riflessione, metacognizione e insight che il coachee allena durante la sessione di coaching.
Gli step del processo di coaching secondo Grant sono:

  1. Definizione degli obiettivi da raggiungere
  2. Sviluppo di un piano di azione per raggiungerli
  3. Impegno nell’azione e costante monitoraggio con attività di autoriflessione e consapevolezza di sè
  4. Valutazione della prestazione e del raggiungimento degli obiettivi
  5. Al termine del ciclo, se i risultati sono positivi, si esce dal ciclo e si celebra il successo. Laddove i risultati non fossero quelli sperati, si modifica quello che non ha funzionato e si amplifica ciò che ha funzionato continuando a muoversi lungo il ciclo al fine di favorire il raggiungimento degli obiettivi.

Al termine dello studio Anthony Grant ha dimostrato che il coaching è un valido approccio per il raggiungimento degli obiettivi personali e professionali, favorendo anche il senso di auto-efficacia personale, oltre che l’introspezione.
Contestualmente Grant modificò anche la definizione di coaching in un “processo sistematico ed orientato al risultato, in cui il coach facilita il potenziamento dell’esperienza di vita e il raggiungimento di obiettivi nella vita personale e/o professionale di clienti che non presentano patologie cliniche”.

La ricerca di Fred Luthans (2010)

Fred Luthans è docente di management presso l’Università del Nebraska e ha sviluppato un approccio definito “Positive organizational behaviour”, identificando così le modalità di determinazione del comportamento positivo delle organizzazioni umane.
Nello specifico, Fred Luthans ha dimostrato che il comportamento umano diventa positivo e generativo nel momento in cui vengono applicate le “positive skills”, ovvero tutte quelle abilità psicologiche, cognitive e comportamentali, e che queste capacità possono essere misurate, sviluppate e potenziate per il miglioramento delle performance lavorative.
Questo studio ha esaminato l’impatto del coaching sulla leadership in ambito amministrativo a livello internazionale e ha dimostrato che i leader che ricevevano coaching mostravano una maggiore efficacia nel loro ruolo e una migliore capacità di influenzare il team.
Il metodo Luthans, basato su risultati concreti ed empirici, prende in considerazione solo dati, che siano:

  • specifici del contesto organizzativo
  • misurabili e quantificabili
  • allenabili con tecniche di coaching

Grazie alla sua ricerca, è arrivato a identificare che il capitale psicologico del leader “Psycap”, il quale è composto da quattro macro caratteri:

  • autoefficacia, ovvero la consapevolezza di essere in grado di svolgere azioni puntuali, al fine di raggiungere gli obiettivi;
  • ottimismo, la visione in chiave positiva degli eventi vissuti e futuri;
  • determinazione, cioè la perseveranza negli obiettivi e la flessibilità nelle strategie per raggiungere gli obiettivi;
  • resilienza, ovvero la capacità di recuperare facilmente risorse ed energie da dentro di sé.

Le valutazioni emerse dalla ricerca lasciano emergere che le risorse personali hanno un significativo impatto sul successo aziendale e che nel momento in cui i leader e il management potenziano tali caratteristiche con il coaching, l’efficacia ispirazionale del proprio ruolo di leader sul team ha raddoppiato i risultati. 

Lo Studio di Jonathan Passmore e Annette Fillery-Travis (2011)

Jonathan Passmore e Annette Fillery-Travis sono docenti di coaching e cambiamento comportamentale presso la Henley Business School in Inghilterra.

La loro ricerca consiste in una revisione sia teorica che pratica sull’efficacia dell’executive coaching: la prima sezione riguarda le ricerche e i report delle attività di coaching svolte a livello mondiale negli ultimi 100 anni, la seconda sezione considera la futura direzione che il coaching possa prendere.
La ricerca analizza più specificamente:

  • La natura del coaching
  • Gli studi sull’atteggiamento del coach
  • Gli studi sull’atteggiamento del coachee
  • La relazione tra coach e coachee
  • L’impatto del coaching sulla vita del coachee

Grazie a tutti i dati raccolti e al contributo dello studio di Anthony Grant, Jonathan Passmore e Annette Fillery-Travis hanno potuto evincere che l’efficacia del coaching consiste nella sua abilità ad adattarsi alle esigenze delle persone, consentendogli infatti di cambiare ed evolversi negli ultimi 100 anni insieme alle epoche che si sono susseguite. Di conseguenza i due specialisti hanno dedotto che il coaching si evolverà nei prossimi anni per accompagnare l’umanità nel suo processo di evoluzione e che questa crescita porterà gli specialisti a sviluppare ulteriori ricerche.

La Meta-analisi di Tim Theeboom, Bianca Beersma e Annelies van Vianen (2014)

Tim Theeboom, Bianca Beersma e Annelies van Vianen sono tre professiori di Organisation Behaviour dell’Università di Amsterdam.
I 3 hanno condotto una meta-analisi con l’obiettivo di portare alla luce l’efficacia del coaching nei contesti delle organizzazioni.
Dettagliatamente, la loro ricerca si è focalizzata sulla percentuale di positiva influenza sia teorica che pratica del coaching a livello individuale nelle cinque categorie di:

  1. Performance/abilità
  2. Benessere
  3. Problem solving
  4. Attitudini al lavoro
  5. Orientamento al risultato

Dopo aver esaminato oltre 100 studi, i risultati hanno dimostrato che il coaching ha significativi effetti positivi su tutte le 5 categorie, in un range che varia dal +43% per il problem solving fino al +74% sull’orientamento al risultato.
Questa meta-analisi indica, pertanto, che il coaching è un validissimo strumento di intervento per le organizzazioni.

Lo studio di Erik de Haan e Silvana Dini (2016)

Erik de Haan, Responsabile ricerca presso l’Ashridge Centre for Coaching e la Coach Silvana Dini hanno condotto la più vasta ricerca sull’efficacia del coaching su scala globale degli ultimi 20 anni.
Analizzando i dati di più di 2.000 coachee e di 1.800 coach da più di 34 Paesi è emerso che:

  • Le percezioni del coach e del cliente rispetto al risultato del coaching sono corrispondenti tra il 20% e il 33% (efficace accordo di coaching);
  • Il senso di autoefficacia del cliente ha un rapporto direttamente proporzionale con la relazione di coaching e i risultati del coaching (tra il 26% e il 29%);
  • Il senso di autoefficacia del coach è legata alla relazione di coaching e ai risultati del coaching (tra il 15% e il 22%), dimostrando che i livelli di autoefficacia personale di un individuo siano in grado di determinare la percezione della propria relazione di coaching e i relativi risultati.

I dati della ricerca, tuttora in elaborazione, sono indicativi di quanto la relazione tra coach e coachee ed il rapporto di coaching possono condurre a significativi miglioramenti nella soddisfazione personale, lavorativa e nella motivazione delle persone nel contesto professionale e non solo.

La ricerca di Metrix Global (2020)

Secondo uno studio condotto dalla società di consulenza americana Metrix Global, ogni dollaro investito in business coaching garantisce un rendimento medio di quasi 8 dollari.
La presenza di un esperto di coaching nell’azienda “Fortune 500” ha generato un ritorno sull’investimento (ROI) pari al +529% e la formazione unita al coaching ha determinato un aumento dell’88% della produttività in azienda, mentre la sola formazione ha contribuito a migliorare del 22% la produttività.
I team che hanno ricevuto meno di due ore di coaching al mese, raggiungono circa il 90% degli obiettivi di vendita del mese, mentre i team che hanno ricevuto più di tre ore di coaching di vendita al mese raggiungono circa il 107% del proprio obiettivo di vendita.
Il sondaggio condotto da Manchester Inc. su 100 dirigenti ha rilevato che il coaching ha fornito un ritorno medio sull’investimento di quasi 6 volte il costo del coaching stesso.
Tali dati attestano l’efficacia del coaching in ambito business e non solo! Per questo, è aumentata la domanda di Coach Professionisti ed è per questo che è importante formarsi adeguatamente per diventare Coach professionista.

In sintesi, le ricerche sull’efficacia del coaching offrono un panorama promettente, evidenziando i molteplici benefici di questa pratica nel miglioramento delle performance e del benessere individuale.
Nonostante le evidenze attuali suggeriscano un impatto positivo, rimane fondamentale continuare a esplorare le dinamiche sottese a questo fenomeno, al fine di affinare le metodologie e garantire risultati sempre più significativi.
Per questo motivo Asso.Co.Pro. desidera fornire un servizio di qualità e di eccellenza, al fine di migliorare gli standard qualitativi di vita e così da consolidare il coaching come strumento imprescindibile nel panorama dello sviluppo personale e professionale.

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